Ultima tela di Van Gogh (nessuno era presente) - la certezza nell’incertezza

 Già da queste pagine mi sono espresso circa la (assurda) necessità di dare certezza alle incertezze, soprattutto se queste, muoiono, con l’artista che le ha dipinte. 

Qui il link  https://storiarteinsegna.blogspot.com/2018/05/schemi-ipotesi-congetture-larte.html  


Traggo spunto da un post sulle opere di Van Gogh. Post impressionista, artista dalla vita difficile, una malattia che lo porta alla pazzia, a vuoti di memoria, alla ricerca spasmodica di uno sfogo nell’arte, nelle battaglie con i cipressi, con la luce, le forme e le linee. Si è ricostruito molto di Van Gogh, soprattutto grazie alle lettere che egli stesso spediva al fratello Theo che lo sosteneva anche economicamente. 

Tutto quello che rimane nella sfera intima dell’artista muore con l’artista stesso, quello che vive, e sono presenti, come anche lui è presente, sono le opere. Come afferma Sgarbi, l’artista vive nelle sue opere, una creazione come quella Divina, quella dell’arte, che rimane viva anche dopo la morte.

Non mi discosto. Dicevo dell’ultima opera dipinta da Van Gogh. Nessuno era presente. Ed allora attraverso lettere e le dichiarazioni, anche non perfettamente coerenti, i ricercatori del Van Gogh Museum hanno tentato di stabilire quale opera fosse veramente l’ultima dell’artista prima che decidesse di mettere fine alla sua vita. Difficile, tanto che, loro stessi, scrivono nella didascalia di quella che sembra essere l’ultimo dipinto, “It is probably Van Gogh's very last painting”. Le motivazioni risiedono appunto nel fatto che si tratta di dichiarazioni non sempre corrette e precise. Ma qui dobbiamo anche distinguere. Nell’arte molti sono gli artisti che sul finire della loro vita, naturale o da suicidio, hanno realizzato opere incompiute, Michelangelo fra questi. Ma le opere sono appunto incompiute e/o abbozzate, le quali, seppur degne di citazione, non rientrano fra quelle “compiute” dell’artista. L’ultima opera certa “compiuta” di Van Gogh è il Campo di grano con corvi. Radici d’albero, è l’ultima tela dipinta, addirittura, forse, la mattina stessa, prima di porre fine alla sua esistenza, che è ben altra cosa.







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