I falsari: tra superiorità tecnica e (in)utilità

La storia dei falsari, pittura, scultura e architettura, è molto antica. I romani, furono accusati di falsificare/copiare le statue greche, dicevano “caveat emptor” - chi compra stia in guardia -, così perfette che era difficile distinguere gli aoriginali greci. I cinesi, i cui studenti cercavano di imitare i maestri. La famiglia dei Brueghel, il figlio che falsificava le opere del padre. Luca Giordano, o gli scalpellini Pinelli, che riprodussero fedelmente un sarcofago etrusco datato al 500 a.C., lo stesso De Chirico, con i suoi “quasi falsi”, per non dimenticare negli anni ottanta le teste di Modigliani, dichiaratamente false. C’è chi poi ne ha fatto un mestiere, gallerie che impegnano artisti capaci di copiare stili e opere che vengono certificate false. E voglio soffermarmi qui, artisti che riescono a riprodurre tecniche e dipinti. È indubbio che le capacità tecniche di un falsario devono essere superiori a quelle di un artista che “non copia” ma produce materiale proprio. Tecnica, pennellata, colori, ombre, proporzioni, etc, sono solo alcune delle cose di  cui il falsario si deve impadronire. Mettere al servizio del falso (a meno di necessità) la propria superiore tecnica, la capacità ottica di riproduzione, la capacità manuale della pennellata, a che pro? Ma c’è chi si spinge oltre, come avvenne per i Brueghel, produzione di dipinti con tecniche di altri artisti tanto uguali da essere considerate appartenenti agli stessi. Una creatività che non riesce ad esprimere con mezzi propri riversata in una capacità copiativa che la fa diventare quasi arte, oppure per vendetta, per scredito, per puro e semplice guadagno, sotto che forma agisce il falsario? Difficile rispondere  questi interrogativi, certamente rimane dalla loro parte una conoscenza tecnica non indifferente, in alcuni casi necessariamente superiore, rimane a loro sfavore (forse) una mancanza creativa, una mancanza di quello spunto che va oltre la superiorità tecnica, di quel piglio legato alla sfera letteraria, psichica, fisica, salutistica che l’artista deve avere per produrre l’opera d’arte.

Commenti

Post più popolari