Christo, tra longevità artistica e il futuro dell’arte

Chiunque abbia letto un libro di storia dell’arte, si sarà accorto che l’ultimo capitolo è sempre incompleto, manca l’arte attuale. Questo si spiega col fatto che ad oggi nessuno sa cosa entrerà a far parte della ‘storia dell’arte’, cosa interesserà i critici, gli esperti, i collezionisti, sarà un capitolo ancora incompleto per parecchio tempo. Ciò, non toglie verve agli artisti per continuare a creare, per continuare a sperimentare, ad andare oltre nella ricerca di materiali, forme e colori. Stanno comunque scrivendo un pezzo di quella storia dell’arte che sarà completata negli anni a venire, che farà la fortuna di qualcuno ma la mala sorte di altri. Ritengo interessanti le longevità artistiche, ed ancor più quelle che si dimostrano creative senza limiti. Ad 81 anni Christo e Jeanne-Claude ( storica firma, Jeanne-Claude morta nel 2009) presentano alla Saint-Paul-de-Vence (una delle grandi culle provenzali dell'arte contemporanea) il progetto Mastaba. All'interno della Fondazione Maeght, hanno costruito una piccola mastaba alta e larga 9 metri, lunga 17 formata da barili di petrolio multicolore. La Mastaba è il monumento funerario utilizzato dagli egizi prima della costruzione delle piramidi. Una metafora della attuale situazione geopolitica mondiale. Il progetto in realtà vecchio di un sessantennio circa, progettato con la compagna, prevede una costruzione della mastaba con l’impiego di 410 mila barili, che potrebbe sorgere ad Abu Dhabi, diventerebbe la più grande scultura al mondo, addirittura permanente.
Anche Warhol fece un esperimento simile con un muro di barili ma sotto un altro concetto che possiamo definire opposto, quello della Pop Art. 

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