Arte contemporanea: artisti, concetti, allestimenti e fantasia

Leggendo un libro di Munari, intitolato appunto, Fantasia, si scorge come le possibilità di fare arte oggi siano veramente infinite. C'è però da chiedersi, come dice lo stesso Gombrich, cosa entrerà nel mondo dell'arte, quello della storia intendo. E' vero che oggi i cosiddetti artistar magari veicolino idee, capitali, gallerie, etc, ma cosa entrerà a far parte della storia questo al momento non lo possiamo dire. Ma è anche vero che oggi l'arte può essere riassunta in questo modo "Uno dei segni che distinguono questi primi passi del secolo che stiamo vivendo è sicuramente il suo carattere interdisciplinare, ovvero lo scambio e il dialogo costante tra discipline diverse, architettura arte, musica, televisione, cinema e teatro".  La figura dell'artista da Michelangelo è molto cambiata, oltre ad inserirsi nella società come soggetto pensatore, contrastando le tesi platonistiche, oggi l'artista è una star, crea tendenza, crea flussi di denaro alle gallerie, crea gruppi di "fan". L'orientamento attuale sembra essere quello relativo alla indagine storica, antropoligica, religiosa, politica. Le installazioni  traggono spunto molte volte, dal vissuto, dalle idee politiche, religiose, di appartenenza a gruppi, apartheid, omosessualità, etc. Insomma riguardano essenzialmente l'uomo in quanto tale, in qualità di essere delineatore della propria esistenza. Nessuna pubblicità quindi può essere efficace quanto le installazioni dell'artista stesso. Per questo ne cito uno per tutti, senza escludere di farlo per altri più avanti, ma Cattelan, nel lontano 2001, realizza l'opera "Him", una raffigurazione di Hitler che prega in ginocchio. Un'immagine provocatoria, dissacrante, di violento impatto, verso la quale addirittura proviamo compassione. Scrive Pratesi "Cattelan scardina in maniera sottile i meccanismi e le regole del sistema dell'arte utilizzando le strategie mediatiche, attraverso opere apparentemente provocatorie ma in realtà profonde e inquietanti ...." sua la mano con il dito medio alzato posta davanti la Borsa a Milano. Ma voglio, brevemente, soffermarmi su Him. Immaginare uno dei più feroci dittatori occidentali mai esistiti, inginocchiato con le mani congiunte mentre prega è una provocazione forte, dissacrante, inquietante. Ma è vero anche che genera profonde riflessioni, forse contrastanti nella logica, nella religione, ma pur sempre ti condurranno a riflettere, pensare, senza la necessità di giudicare. Guardando queste immagini ci si deve per forza spogliare di tutte le ideologie, pregiudizi, razza, conoscenze, quasi un ritorno a quella tabula rasa come indicatore iniziale della mente umana, per poterne cercare fino in fondo il significato.


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