Il territorio come fonte di energia tra paesaggio e bellezza

Negli ultimi anni stiamo assistendo a quella che si può definire il green a tutti i costi. Può sembrare un controsenso, ma in realtà si inserisce in quel contesto di attività che tendono a deviare i concetti e a farne di nuovi che mal si adattano al vero concetto di rispetto dell'ambiente. 

Siamo convinti che, installare un pannello fotovoltaico e diventare vegetariani ha fatto si che noi siamo diventati green! Oppure i comuni che installano le luci al led, certamente un passo avanti, ma se poi abbiamo un parco macchine obsoleto e un patrimonio abitativo vetusto, ecco che i nostri sforzi sono vanificati. Ed inoltre, se ci chiedessimo: il nostro edificio quanta energia disperde? Fare una dieta vegetariana cosa comporta al sistema della catena alimentare? 

Ecco che dobbiamo per necessità legare egnergia-paesaggio-bellezza, ecco perché non è più possibile stare ad assistere alla distruzione del territorio con i campi fotovoltaici, che distruggono le aree verdi, influiscono sul sistema floro-faunistico e creano solo deturpazione. 

Dal PAES sappiamo che, una delle fonti inquinanti é il costruito, allora su questo dobbiamo puntare, cambiando materiali, regole costruttive, sistemi di produzione, occorre che sia certificato il processo costruttivo che porta all'ottenimento di un bene che sia in simbiosi con l'ambiente e non che ne sfrutti le energie. Il marchio INBAR si propone questo, con tre sistemi di certificazione e tre gruppi di interventi dall'obbligatorio al secondario. 

Il marchio INBAR nato nel 2005 è giunto alla sua seconda revisione nel 2011, non é un marchio di certificazione ambientale e/o energetica, ma è un marchio che certifica un processo,  caratterizzato dall'attenzione posta  nelle scelte progettuali, tecnologiche, di rete, di materiali e costruttive caratterizzate dall'ecosostenibilitá, e dal raggiungimento di confort ambientali con tecniche e tecnologie ecologiche. 

L'INBAR Siracusa, Istituto di Ricerca, con un protocollo per un progetto pilota nel mediterraneo, siglato con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile di Siracusa, per la costruzione della nuova sede, sta collaborando al fine di ottenere un involucro architettonico i linea con le norme europee e nazionali sulle prestazioni energetiche degli edifici pubblici. 

L'occasione ha posto in evidenza che occorre tarare il marchio per i climi mediterranei, come quello in cui viviamo, ponendo particolare attenzione alla necessità di raffrescamento estivo, materiali foto riflettenti, controllo igrometrico dell'aria. 


Un marchio calibrato per i climi mediterranei è l'idea generatrice del progetto pilota ancora in esecuzione. 

Commenti

Post più popolari